lunedì 10 giugno 2013

Mondo Biologico e Commercio Equosolidale



Ciao a tutti! Oggi niente ricetta..voglio parlarvi invece di un argomento che mi sta interessando molto nell’ultimo periodo. Ho iniziato da un anno ad interessarmi ai prodotti cosmetici ecobio crueltry free che rispettano l’ambiente e l’uomo perché penso sia importante salvaguardare ciò che ci circonda e noi stessi. Lo stesso discorso sto iniziando a farlo per quanto riguarda il cibo e quello che mangiamo. Da un po’ di tempo le persone hanno iniziato ad interessarsi ai contenuti dei prodotti che comprano, a leggere gli ingredienti e la provenienza. Penso sia un passo molto importante che abbiamo fatto. E’ importante leggere gli ingredienti dei prodotti che compriamo e controllare tutte le certificazioni. E’ importante sapere cosa mangiamo e come quello che mangiamo è stato prodotto. Purtroppo spesso per via del poco tempo, per via del marketing delle pubblicità che subiamo le famiglie in italia consumano prodotti che si definiscono “non cibi” sono chiamati così perché non hanno nessuna proprietà nutritiva e sono anche dannosi per la salute umana, soprattutto quando se ne fa un uso spropositato. La cosa migliore da fare è mangiare cibo freschi e più naturali possibile, frutta e verdura in primis. Nel nostro stomaco finiscono sempre più spesso alimenti troppo elaborati e di qualità scadente, dove gli additivi chimici sostituiscono gli elementi naturali. Bisogna spendere un po’ del nostro tempo in cucina e preparare noi tutti i piatti, vedrete che i vantaggi saranno maggiori e ci sarà anche un certo risparmio.
Non sempre se parliamo di biologico significa che si spende di più, ci sono anche in questo campo le offerte, i prodotti meno cari e quelli più cari, bisogna solo avere cura di informarsi e fare più attenzione a quello che si compra. Quante volte compriamo dei cibi che poi magari scadono o non vengono terminati e siamo costretti a buttare? 


Oggi comunque voglio parlarvi anche del commercio equo e solidale, o fair trade, che è una partnership economica basata sul dialogo, la trasparenza e il rispetto, che mira ad una maggiore equità tra Nord e Sud del mondo attraverso il commercio internazionale. Una di queste associazioni che si occupa di questo mercato si chiama “altromercato” e l'obiettivo della Cooperazione è quello di rafforzare le organizzazioni di piccoli produttori, per incentivarne l'autosviluppo e favorirne la crescita professionale e culturale. Oltre a INFORMARE su prodotti e produttori del commercio equosolidale, il Consorzio svolge anche AZIONE di sensibilizzazione e sviluppo sociale.
Si parla di progetti concreti, volti alla fioritura e alla valorizzazione del fair trade, spesso realizzati grazie al finanziamento di enti internazionali o locali.
Il fair trade contribuisce ad uno sviluppo sostenibile complessivo attraverso l'offerta di migliori condizioni economiche e assicurando i diritti per produttori marginalizzati dal mercato e dei lavoratori, specialmente nel Sud del mondo.

Le organizzazioni del fair trade (FTOs - Fair Trade Organizations) che aderiscono a WFTO (WorldFairTradeOrganization), la federazione mondiale del commercio equo e solidale, sono coinvolte attivamente nell'assistenza tecnica ai produttori, nell'azione di sensibilizzazione dell'opinione pubblica e delle istituzioni e nello sviluppo di campagne volte al cambiamento delle regole e delle pratiche del commercio internazionale.

WFTO definisce gli STANDARD, ovvero i criteri generali che gli operatori di commercio equo ad essa accreditati sono vincolati a rispettare, e un CODICE DI CONDOTTA condiviso, in un'ottica di verifica del corretto operato di tali organizzazioni e di trasparenza verso i consumatori e gli altri interlocutori.

Il commercio equo risponde a importanti linee guida:
  • Garantire ai piccoli produttori nel Sud del mondo un accesso diretto e sostenibile al mercato, al fine di favorire il passaggio dalla precarietà ad una situazione di autosufficienza economica e di rispetto dei diritti umani
  • Rafforzare il ruolo dei produttori e dei lavoratori come primari stakeholders (portatori di interesse) nelle organizzazioni in cui operano
  • Agire ad ampio raggio, anche a livello politico e culturale, per raggiungere una maggiore equità nelle regole e nelle pratiche del commercio internazionale.

Un'altra attività che Altromercato promuove si chiama “Il circolo del cibo” Il cibo di cui ci interessiamo è solo quello buono. Ma buono fino in fondo.

Tracciabilità. Filiera corta. Biodiversità. Cultura. Piacere. Diritti.

Queste sono le parole d’ordine per Il Circolo del Cibo. Di ogni cibo ci interessa da dove viene, come è fatto, chi lo fa e chi lo consuma. E che il rapporto tra produttore e consumatore sia più diretto possibile.

Il Circolo del Cibo non è una moda.
Altromercato da 20 anni si occupa di Commercio Equo e Solidale, di prodotti della terra e delle loro trasformazioni. Ma si occupa anche di uomini e donne che lavorano; é sempre stata fondamentale la connessione tra produzione delle materie prime, diritti di chi lavora, attenzione all’ambiente e trasparenza verso i consumatori.
Ne Il Circolo del Cibo tutto questo prende una forma immediatamente riconoscibile.

Abbiamo disegnato un cerchio che resti sempre aperto. Un Circolo in cui persone, idee, conoscenze e diritti possano trovare spazio e confronto. In cui il piacere di assaporare un buon cibo faccia tuttuno con il piacere di far vivere i diritti, di chi lavora e dell’ambiente.

Gustare qualcosa di buono è sempre un piacere. Gustare qualcosa di buono e sapere come è fatto, da dove viene ogni sua materia prima, che è prodotta nell’armonia di lavoro e ambiente, in assenza di sfruttamento e oppressione, è un piacere molto più completo.

Il piacere della conoscenza amplifica l’esperienza sensoriale poichè la rende unica.
Assaporare qualcosa di buono conoscendone l’anima e la storia è un piacere doppio: individuale e sociale.
Il Circolo del Cibo promuove valori da gustare.

C’è un progetto, che si chiamo “Io cucina equo”, nel quale anche noi tutti possiamo inserire le nostre ricette. Le ricette dovranno utilizzare almeno due prodotti Altromercato del Commercio Equo e Solidale sposati a materie prime locali, a filiera corta e/o testimoni di biodiversità.
La tua creatività farà incontrare i tuoi sapori locali con materie prime che raccontano di altri luoghi, altre colture e culture. Per un MATRIMONIO DI MONDI IN CUCINA.

Le ricette di IO.CUCINOEQUO pubblicate sul sito saranno votate dagli utenti della community IlCircolodelCibo. Le 4 ricette più votate entreranno nella pubblicazione di un Ricettario che uscirà in libreria a fine 2013.
E vinceranno un prezioso doppio PREMIO: un abbonamento a Cucina Naturale e una cesta di prodotti d'eccellenza Altromercato.
Tutte le altre ricette pervenute verranno attentamente vagliate da una giuria composta da chef, giornalisti enogastronomici e dalla redazione de IlCircolodelCibo.
Quelle giudicate migliori andranno a far parte anch’esse del Ricettario. 




Vorrei parlarvi poi, anche di “Altrocioccolato” che è una manifestazione culturale promossa dall’Associazione Umbria EquoSolidale, in collaborazione con CTM Altromercato, giunta quest’anno alla dodicesima edizione.
Attraverso eventi e iniziative, Altrocioccolato favorisce la conoscenza dei vari progetti di importazione del Comes, creando le condizioni per un suo sviluppo e allargamento e  offrendo la possibilità ai produttori del Sud del Mondo di presentare i propri prodotti, i propri problemi, i propri progetti, il proprio lavoro.
Vengono presentati al pubblico realtà socio-economiche che stanno sviluppando progetti alternativi di produzione, dall’agricoltura biologica alla finanza etica, dal risparmio energetico alle fonti energetiche rinnovabili, sensibilizzando così l’opinione pubblica ed i consumatori sulle possibili alternative ai normali stili di vita e di consumo.
Altrocioccolato nasce nel 2001 e vive i suoi primi anni nella capitale umbra, Perugia.
Dal 2004 al 2009, a seguito di una lettera inviata da padre Zanotelli al Sindaco di Perugia la manifestazione si è svolta nella città di Gubbio, grazie al pieno sostegno fornito dall’Amministrazione Comunale, che ne ha condiviso ragioni e merito.
Nel 2010 Altrocioccolato si sposta a Castiglione del Lago, con l’intento di portare su un territorio dove non erano presenti botteghe del mondo un’attrattiva capace di contaminare il territorio.

UES è costituita dal 2005. Oltre all’organizzazione di Altrocioccolato, UES ha svolto un ruolo  politico e  tecnico insieme alla Regione Umbria, che ha portato all’approvazione della Legge Regionale 3/2007 sul Commercio Equo. UES promuove e coordina le attività delle singole Botteghe nel settore educativo e formativo.


ALTROCIOCCOLATO E CITTA’ DI CASTELLO:UNA COLLABORAZIONE ALL’INSEGNA DELLA EQUITA’ E DEL GUSTO
A partire dall’edizione 2013 e per i prossimi due anni saranno le piazze e le strade del centro storico di Città di Castello ad ospitare Altrocioccolato, la manifestazione promossa da Umbria Equosolidale. E’ stata, infatti, nel palazzo comunale, l’intesa che dà il via ufficiale alla collaborazione tra la kermesse e il Municipio.“Altrocioccolato” non è un evento contro qualcosa – ha esordito Bacchetta – ma semmai è a favore di tutta una serie di valori che sono importanti e da noi condivisi: giustizia sociale, rispetto del lavoro, equità e sostenibilità sono aspetti fondamentali specie in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo visto che ci parlano di un futuro possibile e soprattutto più giusto per tutti”. A dare alcune anticipazioni sull’edizione 2013 di Altrocioccolato, che si svolgerà dal 18 al 20 ottobre, è stato, invece, il presidente Mannucci. “La nostra nasce come una manifestazione itinerante – ha spiegato – che toccherà vari territori dell’Umbria: fino al 2015 sarà Città di Castello ad ospitarci dove, grazie al lavoro portato avanti dalla Botequita del commercio equo, esiste già una rete promozionale forte. Quest’anno, Altrocioccolato aderirà alla campagna mondiale “Banning poverty 2018” e sarà proprio la povertà il tema al centro dell’evento. Inoltre – ha detto ancora Mannucci – cogliamo l’occasione per presentare la nuova campagna di comunicazione e il nuovo logo: lo slogan della manifestazione sarà “Verso un futuro equo e più dolce per tutti” ed il simbolo è rappresentato da un trenino che trasporta un quadretto di cioccolato e che esplicita l’idea di movimento e la volontà di diffondere un nuovo modello economico e di sviluppo che faccia dell’equità e della sostenibilità i valori fondanti della società futura”. In chiusura è stato il coordinatore di Altrocioccolato Mecozzi ad annunciare le collaborazioni in atto con Aboca e con la Fiera delle utopie concrete di Città di Castello rappresentata, in conferenza, da Karl Ludwig Schibel che ha evidenziato come “il commercio equosolidale è un’utopia concreta, fattibile ma ancora minoritaria, quindi ci sentiamo molto vicini a quelli che sono i valori cui fa riferimento. Per questo lavoreremo per adeguare Altrocioccolato agli standard che la Regione ha stabilito per attribuire il marchio di “Ecofesta” riducendo al minimo l’impatto che la manifestazione ha sull’ambiente che la ospita”.
Ci sarete anche voi allora ad Ottobre per questo grande evento??? Io di sicuro sì.

Che ne dite?? Fatemi sapere le vostre opinioni, sono molto curiosa di sapere cosa ne pensate!
Vi lascio qui sotto tutti i link utili.


progetti di sensibilizzazione: http://www.altromercato.it/progetti-di-sensibilizzazione

i prodotti equosolidali e biologici potete trovarli in tanti supermercati, non solo in quelli specializzati nel biologico, ci sono i grandi supermercati che hanno iniziato a promuovere questi prodotti bio, anche a proprio nome. Il Carrefour, il Simply e ovviamente ci sono:
www.naturasi.it
www.cuorebio.it
http://www.biopolis-store.it/  (questo si trova a Roma solamente che io sappia)
http://www.ilcanestro.com/  (questo si trova a Roma solamente che io sappia)

Inoltre vi invito e vi segnale questo filmato documentario che tratta di un argomento molto delicato e del quale dovremmo tutti esserne a conoscenza: lo sfruttamento dei bambini e la schiavitù nelle piantagioni di cacao.

Cosa si nasconde dietro le barrette di cioccolato che mangiamo tutti i giorni? Un viaggio-inchiesta rivela una verità choc. E’ “The Dark Side Of Chocolate” (Usa 2010, Bastard Film & Tv), documentario girato da Miki Mistarti, pluripremiato giornalista danese, insieme a Roberto Romano. Partito dal Mali, Mistarti è arrivato fino alla Costa D’Avorio ripercorrendo le rotte degli scambi attraverso i quali i bambini vengono ridotti in schiavitù ed obbligati a lavorare nelle piantagioni di cacao, spesso senza nessuna retribuzione. Lo scandalo nascosto dietro il dolce più amato al mondo nasconde un amarissimo retrogusto coloniale che parla di sfruttamento, negazione dei diritti elementari e schiavitù infantile. Un’operazione verità per Mistarti e Romano, prodotto dalla Bastardi Film & Tv nel 2010 in USA. Il film è in lingua inglese con sottotitoli in italiano e dura poco più di 45 minuti.

Guarda il documentario su The Dark Side of Chocolate http://ildocumento.it/diritti-umani/the-dark-side-of-chocolate.html

2 commenti:

  1. Ho comprato anche io parecchie volte questi prodotti, i budini ad esempio sono buonissimi, e anche le tisane!

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  2. Quando li trovo prendo anche io questi prodotti e devo dire che quasi sempre li ho trovati ottimi... Fai benissimo a parlarne!

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